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giovedì 18 febbraio 2016

LO SCIOPERO ALLA ROVESCIA

LO SCIOPERO ALLA ROVESCIA



Durante le sue attività di protesta sociale e lotta politica Danilo Dolci si è sempre distinto per la sua grande volontà e forza interiore impiegando con lealtà la "non violenza".
Nell'attuale società l'espressione "non violenza" viene messa alle strette dalla politica, dall'economia e anche dalla religione. Oramai la violenza è uno strumento usato in molteplici ambiti contro il più debole o, come avrebbe detto Dolci, contro "
i poveri cristi". In molti paesi del mondo si sono distinti donne e uomini straordinari; in India Gandhi, in Germania Carl Friedrich Von Weizsacker, in America Jane Addams e, a Partinico, Danilo Dolci, uno scrittore, educatore e sociologo rivoluzionario capace di ribaltare situazioni difficili come è stato con il cosi detto "sciopero alla rovescia". Seppur la situazione lavorativa non migliorava Dolci organizzava manifestazioni pacifiche, che ebbero un enorme risultato sull'economia della piana di Partinico e nei paesi limitrofi, in cui abitanti armati di pale e badili, dandosi appuntamento nella "Trazzera Vecchia", avevano come obiettivo comune la dignità di un popolo, ovvero il lavoro.


-Come è stato premiato un uomo che con ordine e pacificamente ha cercato di restituire il "diritto" al lavoro?

Con l'incriminazione e la galera , e questo è uno tra gli atti più deplorevoli del nostro paese.
Anziché supportare e agevolare con ogni mezzo il gesto del Dolci, egli è stato incriminato e portato davanti alla giustizia come un delinquente qualunque. O forse a scatenarsi è stata la paura di un paese fatto da una politica serva del potente e incapace di aiutare gente comune che vorrebbe scottarsi il pane?.. come si dice dalle nostre parti. Eh già probabilmente la paura di un gruppo di persone che in stato svantaggiato ha avuto la forza di prendere in mano pala e badile, auto-creandosi il lavoro, e migliorando non solo le strade dissestate ma con questo piccolo gesto la vita di tutti, metteva qualcuno alle strette.

-Ma chi viene messo alle strette quando accadono fatti del genere?


Persone influenti con scarso senso di vera giustizia, lobby di interesse, criminalità organizzata ma anche persone comuni che non vogliono guardare, non vogliono capire e aiutano il potente ad affermare il suo controllo su di loro e su tutto. Quelle persone che ti danno frottole e che ti vogliono inerme e solo. Ancora non hai capito? Tanti politici corrotti, quella mafia che gira intorno allo stato e anche nel tuo quartiere, una magistratura fatta da inetti quel giudice che condanna ingiustamente il più debole facendo trionfare tutta quella feccia che da tempo immemore affligge il nostro paese.  Non si può biasimare ciò che la giustizia ha fatto a Danilo Dolci per il nostro paese è un atto di tradimento verso tutti coloro che hanno veramente intenzione di cambiare le cose prendendo le redini in mano.



Ma, questa deplorevole azione nei confronti di Danilo Dolci, è servito a comprendere che un popolo, anche con poco e soprattutto armato di buona volontà, organizzandosi con una pace incondizionata, possa trovare soluzioni vincenti per un mondo che cambia. Sicuramente prendere in mano pale, badili e buona volontà non è certamente poco. Grazie all'impegno di Danilo Dolci e alle sue strategie, abbiamo visto nascere centri per il lavoro e lo studio come il "Centro Educativo Sperimentale di Mirto" e il "Centro Studi e Iniziative per la piena occupazione" e la costruzione della Diga Poma, sul fiume Jato. Non sono stati certo le corti di giustizia con poca moralità, le mafie e le organizzazioni criminali a poter fermare i progetti di un grande uomo che, ancor oggi,  vengono realizzati e portati avanti con lealtà e rispetto per la dignità delle persone laboriose e oneste. Danilo Dolci manifestava per il diritto al lavoro, all'istruzione e sovente per tutti coloro che hanno dentro la voglia di cambiare veramente lo stato attuale della situazione nel nostro paese. 

Scritto da Antonio Rumore.

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