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martedì 16 febbraio 2016

COSA STA SUCCEDENDO IN MEDIO-ORIENTE?

 A nord del confine saudita vicino la Siria si stanno preparando circa 350.000 uomini da vari paesi Arabi che hanno siglato un patto lo scorso Dicembre tra cui le nazioni che si affacciano sul Golfo Persico, Emirati, Egitto, Sudan, Pakistan… addentrandosi nell’area saudita di Hafer al-Batin in cui si aggiungeranno all’esercito 2540 aerei da guerra, 20.000 carrarmati e 460 elicotteri per 18 giorni di manovre continuative che non ha precedenti nella storia. Ciò che i media definiscono esercitazione ovvero la “North Thunder” potrebbe scatenare la 3° guerra mondiale.
Il Brig. Gen. Ahmed Al-Assiri durante una conferenza stampa lo scorso giovedì ha dichiarato “definitiva e irreversibile” la decisione dell’Arabia Saudita, aggiungendo che i dettagli sarebbero stati precisati dal capo della coalizione, gli Stati Uniti.

Aggiungendo che se l’Iran vuole unirsi alla coalizione Nato deve smettere di finanziare il terrorismo. Ma ci sono prove schiaccianti che dimostrano che a finanziare l’Isis sono Arabia Saudita e Stati Uniti tra cui anche partecipazioni di stati Europei (Italia non esclusa).
Il primo ministro dell’Arabia Saudita ha difatti dichiarato martedì scorso che la proposta di inviare truppe in Siria è stata approvata da Washington e per la precisione dal Dipartimento di Stato ovvero dal Segretario di Stato John Kerry.
Il ministro degli esteri siriano Wallid al-Moallem non appena si è diffusa la notizia sabato scorso ha replicato che “qualunque intervento di terra in Siria, senza il permesso dell’appunto Governo Siriano sarà trattato alla stregua di un’aggressione cui si opporrà ogni cittadino Siriano”. “Mi dispiace dover dire che torneranno a casa in una bara di legno” ha poi aggiunto, sottolineando che grazie alla riconquista di Aleppo ottenuta con il supporto dell’aviazione russa e che sta tagliando le gambe ai ribelli e all’Isis, “le nostre conquiste nel campo di battaglia mostrano che stiamo proseguendo verso la fine del conflitto”.
Pavel Krasheninnikov, parlamentare della DUMA, ha mandato un forte messaggio all’Arabia Saudita: “qualsiasi intervento armato in Siria senza il permesso di Damasco sarà considerata una dichiarazione di guerra”.


Ma sono le parole del primo ministro russo Dmitry Medvedev al giornale tedesco Handelsblatt a fare veramente paura, commentando le esercitazioni dell’Arabia Saudita: “tutte le parti devono essere obbligate a sedersi a un tavolo prima di scatenare un'altra guerra su questa Terra. Qualunque operazione di terra ha portato a una guerra permanente come il Libia o guardando cosa è successo in Afghanistan. I nostri partner Americani e i Sauditi devono pensarci bene. Ma vogliono davvero una guerra permanente? Pensano sul serio che potrebbero vincerla rapidamente? Impossibile specie nel mondo Arabo dove tutti combattono contro tutti.
Durante la Guerra Fredda, che recentemente il capo dell'intelligence americana, James Clapper, ha rievocato, alla Minaccia di invasione russa dell'Est Europeo, la NATO discuteva dell'utilizzo di armi Nucleari Tattiche per Fermare i 20.000 carrarmati russi. Allo stesso modo, è probabile che Putin decida di utilizzare armamenti simili per contrastare l'invasione di terra della Siria condotta dall'Arabia Saudita, con i 20.000 carrarmati predisposti sul fronte. Mosca ha del resto ricordato che i lanciamissili russi possono esser equipaggiati con testate Nucleari, augurandosi che non ci fosse bisogno di usarli, ed è di QUESTI giorni la notizia che la Russia e l'India hanno raggiunto un accordo per esportare ai loro Alleati la tecnologia dei missili supersonici a corto Raggio BrahMos, in grado di essere teleguidati e lanciati da sommergibili, da Aerei, navi da o da Postazioni al Suolo.
Non appena le truppe di terra guidate dall’Arabia Saudita invaderanno la Siria, i missili russi S-300 e S-400 (quest’ultimo il sistema anti-aereo probabilmente più sofisticato al mondo) inizieranno ad abbattere i 2.450 velivoli militari NATO e i 460 elicotteri, ma l’unica soluzione per disfarsi delle truppe di terra e dei 20.000 carrarmati saranno le armi nucleari tattiche. Questo darà l’innesco all’escalation, che ai cittadini dei paesi membri della Nato verrà presentata più o meno così: “I russi, guidati da Putin, hanno attaccato i nostri alleati con armi nucleari: non abbiamo altra soluzione che invadere la Siria“.

Qualcuno ha commentato:
“In realtà, sebbene possa apparire cinico e amaro, quello che sta accadendo potrebbe essere un diversivo per distrarre l’opinione pubblica dalla crisi economica. Le banche europee stanno fallendo a causa dei debiti. Deutsche Bank ha perso il 5o% del suo valore, di cui almeno il 40% dall’inizio dell’anno. Se Deutsche Bank fallisce, i 50 mila miliardi di titoli derivati che si porta dietro, venti volte il Pil della Germania, travolgeranno a catena le altre banche. Negli Usa, le banche “too big to fail” sono a rischio, perchè dopo i salvataggi governativi del 2008 hanno continuato a fare quello che facevano. E ora sono ancora più indebitate. Quindi una guerra nucleare leggermente depotenziata potrebbe certamente rappresentare una strategia diversiva per contenere la reazione dei risparmiatori al dissolversi dei loro conti correnti”.

Ho deciso di includere il commento perché a mio giudizio 
attendibile.


Niente di più esatto in tempi come questi dove oramai il debito ha superato la portata di tutti e vuol essere un arma ancora più affilata della guerra fatta con le armi per ricattare paesi e persone di tutto il mondo.

http://www.byoblu.com/post/minipost/putin-pronto-alla-terza-guerra-mondiale-se-larabia-saudita-invade-la-siria

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